No products in the cart.
Hot
Accabadora – Italian Fiction
$39.95
Michela Murgia
Published: 2011
Publisher: Mondadori
ISBN: 9788806221898
Format: Paperback
Description
Language: Italian
Perché Maria sia finita a vivere in casa di Bonaria Urrai, è un mistero che a Soreni si fa fatica a comprendere. La vecchia e la bambina camminano per le strade del paese seguite da uno strascico di commenti malevoli, eppure è così semplice: Tzia Bonaria ha preso Maria con sé, la farà crescere e ne farà la sua erede, chiedendole in cambio la presenza e la cura per quando sarà lei ad averne bisogno. Quarta figlia femmina di madre vedova, Maria è abituata a pensarsi, lei per prima, come “l’ultima”. Per questo non finiscono di sorprenderla il rispetto e le attenzioni della vecchia sarta del paese, che le ha offerto una casa e un futuro, ma soprattutto la lascia vivere e non sembra desiderare niente al posto suo. “Tutt’a un tratto era come se fosse stato sempre così, anima e fili’e anima, un modo meno colpevole di essere madre e figlia”. Eppure c’è qualcosa in questa vecchia vestita di nero e nei suoi silenzi lunghi, c’è un’aura misteriosa che l’accompagna, insieme a quell’ombra di spavento che accende negli occhi di chi la incontra. Ci sono uscite notturne che Maria intercetta ma non capisce, e una sapienza quasi millenaria riguardo alle cose della vita e della morte. Quello che tutti sanno e che Maria non immagina, è che Tzia Bonaria Urrai cuce gli abiti e conforta gli animi, conosce i sortilegi e le fatture, ma quando è necessario è pronta a entrare nelle case per portare una morte pietosa. Il suo è il gesto amorevole e finale dell’accabadora, l’ultima madre.
Why Maria ended up living in Bonaria Urrai’s house is a mystery that Soreni finds it hard to understand. The old woman and the little girl walk through the streets of the village followed by a train of malicious comments, yet it is so simple: Tzia Bonaria has taken Maria with her, she will make her grow up and make her his heir, asking her in exchange for her presence and care for when she will need it. Fourth daughter of a widowed mother, Maria is used to thinking of herself, first and foremost, as “the last”. That’s why the respect and attentions of the old seamstress of the village don’t stop surprising her, who offered her a home and a future, but above all she lets her live and doesn’t seem to want anything for her. “All of a sudden it was as if it had always been like this, soul and thread, a less guilty way of being mother and daughter.” Yet there is something about this old woman dressed in black and her long silences, there is a mysterious aura that accompanies her, together with that shadow of fear that lights up in the eyes of those who meet her. There are nocturnal outings that Maria intercepts but does not understand, and an almost millenary wisdom regarding the things of life and death. What everyone knows and that Maria doesn’t imagine is that Tzia Bonaria Urrai sews clothes and comforts souls, knows spells and invoices, but when necessary she is ready to enter homes to bring a pitiful death. Hers is the loving and final gesture of the accabadora, the last mother.